La scienza tecnologica della scansione laser 3D consente di appuntare, catalogare, analizzare e archiviare dati.
Il modello tridimensionale raggiunto dalla scansione laser è una vera e propria banca dati, che permette di ricavare informazioni morfologiche e geometriche su materiali vari: siti archeologici e architettonici, con una risoluzione cospicua, risaltando anche i fenomeni di degrado.
Dalla “nuvola di punti” è quindi possibile estrarre piante, sezioni e alzati dei siti architettonici e/o archeologici.
Permettendo di realizzare dei monitoraggi su crolli e su scavi, documentando le varie fasi e stratificazioni con architetti, archeologi e vari professionisti, verificando gli stadi di erosione e degrado degli agenti atmosferici e/o causati dall'incuria.
Tale strumentazione 3D permette di studiare lo scavo senza effettuare misure calpestando i siti più fragili, realizzando piante, sezioni e alzati 2D. In modalità remota è possibile realizzare modelli tridimensionali per la visibilità di siti o aree difficilmente raggiungibili.
Realizzare la scansione 3D significa ridurre i tempi di permanenza sul sito, necessario per il rilevamento, senza commettere errori, permettendo la validazione dei dati acquisiti, l'estrapolazione di informazioni geometriche, morfologiche e di materiali e condivisione dei dati.